PORTE TAGLIAFUOCO – POSA IN OPERA  E MANUTENZIONE

(Prima parte)

Lo scopo di questa serie di articoli è quello di sapere alcuni aspetti fondamentali riguardo alle porte tagliafuoco:

CHI può installare una porta o portone tagliafuoco;

QUALI SONO: i requisiti che devono avere i tecnici addetti alla manutenzione delle porte tagliafuoco, e

COSA devono fare,  in modo da poter avere una traccia attendibile per valutare il loro operato senza incorrere in sanzioni; la “culpa in eligendo” e la “culpa in vigilando”.

Queste nozioni che spero di trasmetterle in modo chiaro e semplice, ti serviranno sostanzialmente per confermare la fiducia riposta nella ditta che fa le manutenzioni in azienda oppure far luce sulle inadempienze, così potrai farle correggere o guardarti intorno, dai, cominciamo. . .

I concetti e prescrizioni essenziali li troviamo sostanzialmente nella norma:

UNI 11473:     Porte e fine e finestre apribili resistenti al fuoco e/o per controllo della dispersione del fumo

Parte 1: Requisiti per l’erogazione del servizio di posa in opera e manutenzione.

 

Ruoli e compiti:

Ci sono 4 ruoli fondamentali che definiamo nel segue schema:

 

Posa in opera di porte tagliafuoco:

Bene, ora vediamo quali sono le fasi necessarie dettate dalla Norma UNI 11473-1 al punto 6:

  1. Deve essere presente un incarico formalizzato (oppure un contratto) con compiti delle parti;
  2. Devono essere disponibili le istruzioni da parte del committente o suo rappresentante (per esempio il Direttore dei lavori), possono essere parte integrante del progetto ma devono contenere: a) la localizzazione del cantiere, b) i tipi di prodotti da posare, c) il tipo di supporti murari;
  3. Deve essere descritto il cantiere: localizzazione di dettaglio dei siti di posa delle singole porte, descrizione di eventuali particolarità da considerare delle aree di posa, persone di riferimento nella organizzazione del cantiere;
  4.  Accessibilità di uomini e mezzi e dei prodotti da posare, percorsi ed orari, date di inizio e termine lavori;
  5. Individuazione delle risorse ed attrezzature necessarie: composizione della squadra di posa, ponteggi, apparecchi di sollevamento, ecc; servizi dei quali si dispone (energia elettrica, ecc) e di quelli da fornire;
  6. Condizioni/modalità di sicurezza specifiche dell’azienda (POS) e specifiche del cantiere (PSC);
  7. Stato di avanzamento delle opere al contorno e delle predisposizioni necessarie per la posa in opera (stato dei supporti, eventuali impianti elettrici) ed eventuali operazioni integrative da prevedere e/o da concordare, tracciamento dei piani di riferimento rispetto ai pavimenti e pareti verticali;
  8. Modalità di esecuzione (con riferimento a singole lavorazioni e mezzi da utilizzare), sulla base di istruzioni del produttore della porta, delle norme e regole di buona tecnica, delle condizioni del cantiere;
  9. Verifiche e controlli da eseguire sulla base delle norme tecniche, istruzioni del fabbricante ed esperienza dell’azienda;
  10. Esistenza della documentazione della porta da consegnare al committente (fornita dal produttore della porta) unitamente alla dichiarazione di corretta posa in opera;

N.B. Per sviluppare le attività sopra elencate è opportuno utilizzare un piano di posa in opera o lista di controllo che preveda le singole fasi, eventuali istruzioni operative di dettaglio (in parte riprese dal libretto di uso e manutenzione) e le registrazioni successive al controllo di corretta realizzazione della fase (da riportare anche su documenti separati).

Queste liste di controllo possono essere utilizzate ai fini interni dell’azienda di posa in opera o diventare un documento da consegnare al committente (o Direttore dei Lavori) nell’ambito di procedure di qualità del posatore e/o committente.

 

Incarico formalizzato:

L’incarico per la posa in opera di porte e portoni tagliafuoco deve descrivere l’oggetto delle prestazioni e le condizioni tecnico organizzative facendo riferimento alla norma UNI 11473-1 e altre condizioni opportune.

Può consistere in una lettera di incarico con i dati essenziali o in un contratto di posa in opera che precisa competenze e responsabilità delle parti (vedi punti precedenti dal 2 al 10).

 

Istruzioni da parte del committente/Direzione lavori:

Le istruzioni devono essere parte integrante del contratto o dei documenti ai quali il contratto fa riferimento (anche in caso di contratto verbale).

E’ importante che detti documenti (comprese le istruzioni del costruttore delle porte) siano disponibili e visionati dal posatore per conoscere le attività da svolgere e delle condizioni al contorno (obblighi delle parti e responsabilità).

 

Descrizione del cantiere, localizzazione, individuazione dei punti/aree di posa e persona di riferimento:

Per localizzazione, oltre all’indirizzo si intendono le vie di accesso al cantiere e le eventuali particolarità delle aree di posa delle singole porte tagliafuoco, ivi inclusa la persona a cui fare riferimento per i dettagli organizzativi.

 

Accessibilità di personale e mezzi, percorsi, orari, date di inizio e termine lavori:

S’intende l’accessibilità interna del cantiere, zona deposito prodotti, parcheggio, ecc.

La movimentazione dei prodotti (apparecchi di sollevamento necessari, modalità di aggancio, ecc), la mobilità interna di cantiere ivi compresi i permessi degli addetti, compatibilità con altre attività (eventualmente descritte nel DUVRI, PSC o altre disposizioni).

 

Risorse ed attrezzature necessarie:

La descrizioni deve essere collegata alle lavorazioni da eseguire (elencate nel POS del posatore) e tenuto conto delle istruzioni del produttore e del committente.

Le risorse usuali devono essere modificate in relazione alle condizioni organizzative del cantiere tenendo conto delle modalità operative del posatore (personale e/o mezzi).

 

Piani di sicurezza POS – PSC:

Sono la conseguenza di quanto specificato precedentemente e devono essere verificate e valutate a seconda della situazione (analisi dei rischi, soluzioni conseguenti, istruzioni per gli addetti, tipi di attrezzature, ecc) specialmente per porte di grandi dimensioni in relazione al luogo di installazione delle porte tagliafuoco.

 

Stato di avanzamento delle opere preliminari (murature, ecc.) e predisposizioni:

Il posatore deve verificare che le opere murarie siano coerenti a quanto previsto dal contratto e dalle indicazioni ricevute; devono essere idonee a quanto specificato dal produttore delle porte tagliafuoco.

 

Posa in opera (modalità di esecuzione):

Ricorda che il riferimento primario è al libretto di posa in opera predisposto dal produttore della porta.

La sequenza delle lavorazioni è la seguente:

  1. Posare prima il telaio o controtelaio e riempire poi i giunti con la muratura;
  2. Posizionare il telaio ed ante in modo da rispettare le condizioni geometriche ed i giochi e quanto altro previsto dalle istruzioni del produttore della porta o dalla norma applicabile al tipo di prodotto;

Sono inclusi i collegamenti con elementi fissati alla parte muraria e/o pavimento e la predisposizione dei collegamenti elettrici ed impianti di segnalazione, dei comandi elettrici, dei fermi di apertura, ecc.

 

Verifiche e controlli dopo la posa in opera:

Si deve verificare la continuità del telaio con la parte muraria, dei giochi tra anta e telaio e con il pavimento, delle forze di sgancio dei dispositivi di apertura e successivamente della forza di apertura dell’anta, tempi e forze di chiusura, (vedi prospetto qui sotto) e quanto applicabile ai dispositivi di apertura (lo affronteremo nella seconda parte dell’articolo), incluse le forze di sgancio delle porte tagliafuoco che son anche su vie di fuga.

I risultati delle verifiche e controlli di dettaglio dovranno essere registrati in una lista di controllo da consegnare al committente insieme alla dichiarazione di corretta posa in opera.

 

Documentazione da consegnare al committente:

Il posatore deve redigere la dichiarazione di posa in opera, meglio se sul modello previsto dalla regolamentazione di prevenzione incendi: per scaricarlo direttamente clicca qui.

Inoltre deve dare il suo contributo affinché i documenti forniti dal produttore della porta e degli accessori fissati su di essa, oggetto di specifica regolamentazione, siano consegnati al titolare dell’attività ai fini della successiva manutenzione.

Abbiamo preparato un modello rispondente alla norma UNI 11473-1 per facilitare le verifiche, lo puoi scaricare  cliccando qui:porte e portoni tagliafuocoRicorda:

Nel tuo interesse, affida la manutenzione ad un’azienda di manutenzioni che abbia i tecnici Certificati e conservare copia della formazione da loro ricevuta (controlla il corso di validità) e l’Ente Terzo che li ha Certificati.

Spero che questi consigli possano esserti di aiuto, ci vediamo nel prossimo articolo. . .

 

Un abbraccio!

 

 

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Dott. P.I. Ing. Fernando Michelena
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(Professionista Antincendio iscritto nell'elenco del Ministero dell'Interno ai sensi dei D.Lgs. 08/03/2006 n.139 e D.M. 05/08/2011)
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Fondatore CPI Facile
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INGEGNERIA MICHELENA Società tra Professionisti Srl
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Cell: 324 807 4146,